Canali Minisiti ECM

Covid, la curva non decresce. Ancora elevati i decessi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 17/12/2020 21:08

Sono 683 le vittime nelle ultime 24 ore (18.236 nuovi positivi) mentre la media settimanale dei decessi è pari a 659

Il numero dei morti per Covid-19 in Italia continua a rimanere molto elevato. Sono 683 le vittime nelle ultime 24 ore (18.236 nuovi positivi) mentre la media settimanale dei decessi è oggi pari a 659: la stessa che si è registrata lo scorso 9 aprile, quando l'Italia era in pieno lockdown generale e vi sarebbe rimasta ancora per circa un mese.   Resta proprio quello relativo alla mortalità il dato che preoccupa maggiormente epidemiologici e statistici in queste ore, a fronte di un andamento della curva epidemica che gli esperti definiscono sostanzialmente stabile o di 'plateau' sia pure con un calo molto lento dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti di area medica.

Questa situazione di sostanziale stallo è evidenziata anche dai dati quotidiani diffusi dal ministero della Salute, che segnalano 18.236 nuovi positivi nelle ultime 24 ore (ieri erano 17.572) e 683 morti rispetto ai 680 di ieri. Sono invece 185.320 i tamponi effettuati, in calo di circa 15mila rispetto ai quasi 200 mila di ieri, ed il tasso di positività (rapporto positivi/tamponi) è del 9,8% (in risalita rispetto all'8,8% di ieri). Si conferma poi il calo nei ricoveri: sono 2.855 i pazienti in terapia intensiva, in diminuzione di 71 unità rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 183. Le persone ricoverate con sintomi nei reparti ordinari sono invece 26.427, in calo di 470. Le regioni con il maggior numero di positivi nelle ultime 24 ore sono Veneto (4.402), Lombardia (2.730), Emilia Romagna (1.667).

pubblicità

  "Continua dunque il calo lento dei ricoverati in terapia intensiva e nei reparti di area medica, ed il tasso di positività resta sostanzialmente invariato perchè le fluttuazioni giornaliere non sono molto indicative, anche se è marcatamente calato rispetto a 2 settimane fa. Ma a preoccupare - commenta Giuseppe Arbia, professore di Statistica economica all'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma - è il numero dei decessi". Se si considera il trend tendenziale del numero di morti giornaliero, ovvero la media settimanale, "vediamo che oggi è pari a 659 - sottolinea Arbia -. Abbiamo cioè lo stesso numero medio di decessi che avevamo lo scorso 9 aprile. Ma allora l'Italia era in lockdown totale e vi sarebbe rimasta ancora fino al 4 maggio". Proprio attuando il lockdown generalizzato, "siamo riusciti a registrare un solo decesso giornaliero solo nel mese di agosto e ciò è stato frutto, appunto, delle misure fortemente restrittive prese prima".

Ciò dimostra, avverte l'esperto, "come in questo momento vada necessariamente attuata un'ulteriore stretta altrimenti, complici le festività natalizie, una nuova accelerazione dell'epidemia sarà inevitabile". In altre parole, afferma, "siamo in una situazione di plateau con la curva epidemica in lentissima discesa, sia per numero di casi ma soprattutto per numero di decessi. L'unica soluzione per invertire il trend da una curva stabile ad una discesa marcata nel numero dei morti è, dunque, adottare misure più dure". Al momento, infatti, la curva "cala ad un ritmo troppo lento e ciò per vari fattori, non ultima la stagione fredda che non favorisce il distanziamento".

E' insomma necessario "agire in fretta perchè, stante le condizioni attuali e calcolando l'andamento pandemico - spiega Arbia - tra un mese avremo ancora circa 500 decessi al giorno".    I morti a causa della pandemia, evidenzia inoltre l'ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe, sono stati oltre 20.000 nell'ultimo mese e più di 31.000 sono quelli della seconda ondata dal 1 settembre. Numeri che portano l'Italia al primo posto in Europa per decessi totali da Covid-19, ovvero 65.857, e per tasso di letalità, pari al 3,5%. Dati, conclude la fondazione, che "stridono molto con le parole del premier Conte secondo cui 'con misure calibrate e ben circoscritte stiamo reggendo bene a questa seconda ondata'". 

Commenti

I Correlati

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

La preoccupazione dei ricercatori riguarda soprattutto la quantità e tempestività della raccolta dei dati da parte delle autorità e la trasparenza con cui vengono diffusi ai cittadini e alla comunità scientifica

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

Ti potrebbero interessare

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

I dati dicono che l’utenza prevalente della RSA è sempre più costituita da anziani over 85 non autosufficienti che necessitano di un’assistenza attenta al profilo clinico e psicologico, soprattutto in termini di contrasto alla solitudine

Saranno 29 i membri della Commissione che discuteranno sul trattamento, definito dal decreto Schillaci-Roccella,"troppo disomogeneo in Italia"

"Le 125 pagine del documento, che dovrebbe rappresentare la guida istituzionale di riferimento per la strategia di controllo dei tumori in Italia, sono totalmente disattese"

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto